Yuri Melnikov è nato a Mosca in una piccola casa ai margini di una vasta e antica foresta, che conteneva le rovine di un castello, dove trascorreva molto tempo, esplorando i suoi sentieri nascosti e osservando i suoi abitanti.
Ciò gli ha instillato la capacità di osservazione e l’amore per la natura. Nel 1974, suo padre gli regala la sua prima macchina fotografica, una SMENA 8M con cui inizia a fotografare la foresta e le rovine del castello.
Yury risparmia i soldi che gli vengono dati per il pranzo a scuola e li usa per acquistare pellicole e prodotti chimici.
Yury frequenterà poi la scuola d’arte, dove si dedica all’acquerello e alla tempera. Nel 1980 entra all’Università ed inizia a dedicarsi seriamente all’alpinismo. All’epoca, le illustrazioni delle riviste erano composte con diapositive a colori di medio formato, ma queste venivano realizzate con macchine fotografiche molto pesanti per un alpinista, quindi Yury acquista una LUBITEL166B. Le sue foto sono state pubblicate su riviste di alpinismo e trekking.
Quando inizia la perestroika, Yuri interrompe la sua passione per la fotografia che riprenderà solo nel 2007. Da allora non ha mai smesso di scattare. Recentemente è tornato alla fotografia analogica.
Il soggetto principale del lavoro di Yury è la fotografia d’ambiente, che comprende paesaggi, nature morte, scene di genere e così via. Yury non scatta mai ritratti o persone in generale, a meno che non facciano parte del soggetto del suo lavoro.