Carlo Chiapponi inizia a fotografare ngli anni ’80 concentrando la sua attenzione sull’uomo, contestualizzando nell’ambiente in cui vive. Oggi ha maturato la sua visione fotografica che lui stesso definisce Esperienziale, fondata sulla meditazione e sul vuoto, sull’accettazione dell’errore come scoperta, sull’analisi dello specifico del mezzo fotografico, e di recente sulla fotografia performativa. Molte sono state le sue partecipazioni e affermazioni alle letture di portfolio organizzate dalla FIAF.
Il progetto M9 mette in relazione il tempo passato con il presente e, forse, con il futuro, mentre DUNE prende in esame le conseguenze del cambiamento climatico in atto sulle coste Jesolane.
Il tempo che si è depositato nella macchina crea un filtro con la realtà, che va’ sentito, immaginando come questo influirà sulla ripresa. Gli strati di realtà si sono deposti in fase di ripresa creando un unicum visivo, fatto di luce e di forme fuse e amalgamate atte a creare un’altra realtà, quella percepita, quella non visibile.
Il progetto museale M9 è per la città di Mestre oltre che una fonte d’innovazione architettonica, una leva culturale tesa al superamento della provincialità delle sedi espositive rispetto a quelle della vicina Venezia.
DUNE analizza le misure straordinarie di salvaguardia del litorale Jesolano, dalle violente mareggiate invernali, che per mezzo della costruzione di alte dune di sabbia, si trasforma in un paesaggio del tutto nuovo e inaspettato.